COME COMBATTERE L'ANSIA E VINCERE LA  PAURA  DI PARLARE IN PUBBLICO? Il primo super potere.

Supera l'Ansia da Palco: Il Primo dei Tuoi 4 Superpoteri (Che Non Ti Aspetti!)

Ehi, tu! Sì, proprio tu che stai leggendo. Ti sei mai sentito come un criceto sulla ruota dell'ansia, solo all'idea di parlare in pubblico? Sudori freddi, voce tremante, la sensazione di essere nudo davanti a una folla... un vero incubo, vero?

Bene, preparati a cambiare le carte in tavola! Perché con questo articolo, ti svelo il primo dei 4 superpoteri che ti trasformeranno da timido oratore a rockstar del public speaking. E fidati, non si tratta di formule magiche o esercizi noiosi. Sto per darti le chiavi per "hackerare" il tuo cervello e far sparire la paura. Pronti a seguirmi in questa avventura? Non perderti i prossimi superpoteri!

Il Tuo Cervello è un Simulatore: Hackera la Paura con la Neuroprogrammazione

Hai presente quella sensazione di panico prima di un esame, un discorso in pubblico, o anche solo un appuntamento importante? Il cuore che batte a mille, le mani sudate, la voce che trema... Un incubo, vero? Ma se ti dicessi che puoi "hackerare" questa paura e trasformare l'ansia in sicurezza, usando un trucco che il tuo cervello già conosce?

Il Ponte sul Futuro: Come Ingannare il Tuo Cervello (in Modo Positivo)

Immagina questo: hai già fatto quel discorso, quell'esame, quella presentazione... e ogni volta è andata alla grande! Ti sentiresti più tranquillo, no? Ecco, questa è l'idea alla base della neuroprogrammazione dell'evento futuro, una tecnica di visualizzazione super efficace. Alla base dell’ansia e della paura di parlare in pubblico vi è il fatto che abbiamo la percezione di non avere nulla sotto il nostro controllo. Non sapere come andrà lo speach, l’esame o l’interrogazione prima che l’evento accada causa forte preoccupazione.

Il bello è che il tuo cervello non fa molta differenza tra la realtà e un'immaginazione vivida e dettagliata. È come se guardasse un film in 3D: le emozioni che provi sono reali, anche se lo scenario è frutto della tua mente. Con questa tecnica  stiamo creando un’immaginazione con particolari caratteristiche simili a quelle di un incubo. Su questo potente meccanismo si basa uno dei fondamentali principi del cervello che ho individuato, gli altri puoi trovarli nel libro o nel corso, nello specifico questo principio, su cui si basano le varie tecniche di visualizzazione, evidenzia come il cervello non riconosce la differenza tra realtà e un immagine multisensoriale. Anche attraverso gli studi sulla persuasione di Robert Cialdini, sappiamo che il cervello e le associazioni mentali funzionano per l’80% in relazione a immagini. L’immagine, quindi, attiva una reazione ed è tramite questa che creiamo la realtà su cui far focalizzare il nostro cervello.

Trasforma l'Incubo in Sogno (Ad Occhi Aperti)

Ma come si fa a creare questa "realtà virtuale" positiva? Pensa a un incubo: cosa lo rende così potente? Le immagini sono intense, i suoni nitidi, le sensazioni fisiche realistiche. Ecco gli ingredienti che devi usare per la tua visualizzazione:

  • Dettagli, dettagli, dettagli: Come ti vestirai? Che scarpe indosserai? Come sarà la stanza? Più dettagli inserisci, più il tuo cervello crederà che sia reale.
  • Coinvolgi i sensi: Non limitarti a "vedere" la scena. Ascolta i suoni, senti le emozioni, percepisci l'ambiente intorno a te.
  • Sii il regista: Non lasciare che l'ansia prenda il sopravvento. Se l'immaginazione prende una brutta piega, fermati e ricomincia. Tu hai il controllo!

Esempio Pratico: Esame Senza Panico

Devi affrontare un esame? Ecco come puoi usare la neuroprogrammazione:

  1. Preparazione: Visualizza la mattina dell'esame: cosa mangi, come ti vesti, come ti senti.
  2. L'aula: Immagina l'aula, i tuoi compagni, i professori.
  3. La performance: Visualizzati mentre parli con sicurezza, rispondi alle domande con sicurezza, e ottieni un ottimo risultato.
  4. Ripeti, ripeti, ripeti: Più volte "provi" l'esame nella tua mente, più sarai preparato e sicuro quando arriverà il momento reale. Ricorda che inizialmente ti chiedevo “saresti più tranquillo/a se questo esame lo avessi già fatto altre volte?”. Adesso sicuramente avrai compreso il senso di questa domanda. Se il cervello non distingue la differenza tra la realtà e l’immaginazione, nel momento in cui presenti a esso un’esperienza coinvolgente e multisensoriale come la visualizzazione per dieci, undici, dodici volte, ecco che quando andrai effettivamente a dare il tuo esame o a fare il tuo public speaking sarà solo la dodicesima volta che lo sosterrai e saprai a memoria cosa fare, come muoverti e cosa dire. Non solo, l’esame o l’evento che visualizzi in questo modo avrà avuto esito positivo tante volte quante lo hai visualizzato, favorendo quella che in termini poco tecnici viene chiamata “profezia autoavverante”, in questo caso positiva.

Attenzione: Non Forzare la Mano!

Questa tecnica è potente, ma non è per tutti. Se fai fatica a visualizzare un risultato positivo, o se l'ansia ti blocca, meglio provare altre strategie. L'obiettivo è creare un'esperienza positiva, non un nuovo incubo!

Il Potere dell'Immaginazione

La neuroprogrammazione non è solo per gli esami. Gli atleti la usano per recuperare dagli infortuni, i relatori per prepararsi ai discorsi, e persino io la uso per progettare i miei corsi! Il tuo cervello è uno strumento potentissimo: impara a usarlo al meglio e potrai superare qualsiasi sfida.

Ricorda che il regista della tua visualizzazione sei tu, non stai subendo un’immaginazione come invece accade nei sogni e negli incubi. Pertanto, se per caso non riesci a immaginarti in maniera positiva occorre bloccarsi immediatamente. Se visualizzi situazioni in cui le cose non vanno come dovrebbero andare, per esempio immagini di non saper rispondere alle domande dei professori o di non riuscire a parlare, di essere in ansia, di non riuscire ad articolare bene il tuo discorso, in questo caso è meglio interrompere e prediligere altre tecniche.

Attenzione! Se non riesci a svolgere la tecnica della visualizzazione correttamente dall’inizio alla fine, ti consiglio di non utilizzarla affatto. Diventerebbe infatti controproducente e addirittura pericolosa, dal momento che porteremmo il nostro cervello a vivere più e più volte l’esperienza negativa che si vuole evitare, rischiando di radicarne la memoria sensoriale nel nostro vissuto e nei percorsi neurologici del nostro cervello.

Per dare inizio alla tua visualizzazione scegli un posto tranquillo, che ti permetta di stare comodo, senza essere interrotto. Quando ti sei sistemato, chiudi gli occhi e inizia la tua immaginazione multisensoriale:

  • osserva quello che hai intorno a te;
  • cerca di capire come ti senti (magari ti sentirai un po’ agitato prima d’iniziare, com’è verosimile che accada, ma ti renderai conto che, pur essendo lievemente in ansia non appena comincerai a parlare starai subito bene);
  • ascolta i rumori attorno a te, rendi l’immaginazione vera e vivida.

Un piccolo consiglio extra è di visualizzare che ti vengano fatte anche domande difficili, che ti mettano alla prova, e immaginati di superarle brillantemente. Questo servirà a sentirti capace e sicuro di te nell’eventualità in cui durante l’esame accada davvero che i tuoi interlocutori ti pongano in difficoltà con domande impreviste.

Le percezioni multisensoriali servono a rendere sempre più reale l’immaginazione che stai creando, cosicché il tuo cervello ne prenda atto. In questo modo avrai superato con successo il tuo evento, la tua interrogazione o il tuo esame, più e più volte.

Questa tecnica potentissima viene utilizzata in moltissimi contesti, per esempio in ambito sportivo. Quando un atleta subisce un infortunio e non può allenarsi per un certo periodo di tempo, la tecnica della visualizzazione gli consente di far recepire al cervello un allenamento continuo e di conseguenza di avere una ripresa molto più veloce. Da un punto di vista fisico, naturalmente, si dovrà poi intervenire per recuperare il tono muscolare, ma sotto l’aspetto mentale la preparazione atletica di fatto è stata continua e costante.... Anche io uso questa tecnica ogni volta che devo preparare un nuovo corso: immagino di entrare in aula davanti alle persone che incontrerò, immagino gli esercizi che voglio proporre, le pause che devo programmare, e ripeto la visualizzazione più volte. Questo fa sì che nel momento in cui entro in aula in realtà il corso l’ho già fatto tante volte, per me non è la prima edizione, ma l’ultima di tante.

In sintesi, se non riesci a sfruttare appieno i benefici di questa tecnica, potente ma complessa, non c’è da preoccuparsi: nel mio libro ne ho approfondite molte altre. 

Spero che questo articolo ti sia d'aiuto! Fammi sapere se hai bisogno di altro.

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    Monica Del Moro

    Esperta in comunicazione, leadership e sviluppo aziendale

    Specializzata in public speaking, comunicazione non verbale e sviluppo della leadership, con un approccio basato su metodologie persuasive e livelli logici identitari. È co-autrice del metodo MA-MU (Metodo Maieutico Multisensoriale), riconosciuto dalla comunità medico-scientifica e pubblicato su Journal of Biomedical Practitioners.

    Con una formazione multidisciplinare, Monica possiede background accademico e professionale, con titoli prestigiosi come il Doctor of Business Administration (John Locke University, USA, Reg. n° IK362H) e un Master in International Commercial Law (John Locke University, USA, Reg. n° IK212M). È inoltre certificata come Practitioner e Master Practitioner in Programmazione Neuro-Linguistica (PNL) da Richard Bandler (certificati n° 152239 e n° 196320).

    L’approccio di Monica Del Moro combina conoscenze teoriche avanzate e competenze pratiche, offrendo soluzioni efficaci per il miglioramento della comunicazione, della leadership e dell’organizzazione aziendale.